Avanguardie Urbane | Gaia “Il piccone demolitore e risanatore” l’artista dona alla città una gigantesca opera murale ispirata alla storia della via Ostiense – Roma

Il piccone demolitore e risanatore

Gaia, 2013
Acrylic an spraycan on public wall
Roma, via Ostiense 333

Curatore
Stefano S. Antonelli
Produzione
999Contemporary
Project Management
Francesca Mezzano
Dipinto con vernici ecologiche
OIKOS
Patrocinio
Roma Capitale Municipio Roma VIII
Foto
999Contemporary
The Blindeyefactory

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di Diego Fadda ilgorgo.com

Abbiamo sempre posto l’accento sulla peculiare visione creativa dell’artista, la sensibilità che accompagna gli interventi di Gaia emerge in tutta la sua dirompenza sviscerando quelle che sono le tematiche ed i temi dal forte valore storico, sociale ed alcune volte politico, una approfondimento che vede l’artista impegnarsi ed interessarsi concretamente a quelle che sono le vicissitudini dei luoghi dove dipinge. Nelle opere portate a compimento dallo street artist emergono così in modo assolutamente naturale quelli che sono i simboli del luogo, tra paesaggi, immagini evocative che vengono giustapposti a simboli fortemente classici, come le statue, corpi, busti e monumenti, che rifanno ad un mondo classico. Attraverso questa contrapposizione emerge così un rapporto tra passato e presente, avvolte malinconico altre dal forte sapore riflessivo, il tutto coniugato attraverso una notevole abilità riproduttiva che permea tutta l’opera di Gaia.

L’artista americano prende ispirazione da Giorgio De Chirico andando a rappresentare la forte relazione romana passato e presente, nello specifico l’interprete analizza la funzione degli aspetti classici nel processo di costruzione della capitale. Il lavoro si presenta con la cifra stilistica che accompagna i lavori dell’interprete, in primo piano una delle figure del Foto italico, poco più in là una serie di banane in putrefazione e ‘La Nuvola’ di Fuksas, il gigantesco centro congressi che sta prendendo vita – si fa per dire – nella zona dell’EUR. In background l’artista realizza invece quelle che sono le sagoma del Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il Colosseo quadrato, combinato con la facciata del MACRO, tocco finale invece viene dato da una rappresentazione in lontananza di un monumento cancellato che rivolge il piccone verso un cavallo.